Premessa per visitare Bangkok

By alex ercolesi - domenica, marzo 19, 2017


A Bangkok le classiche mappe cartacee sia turistiche sia professionali anche nell’era digitale restano uno strumento fondamentale per potersi orientare in una città estesa e disordinata come il corso del suo fiume e dove le logiche alle quali si è abituati vengono azzerate.



Indirizzi, numeri civici e persino navigatori, poiché spesso la traduzione dei caratteri Thailandesi in quelli dell’alfabeto Romano subisce variazioni di trascrizione dovute alla complicata fonetica Thai, quindi capita che il nome di una strada trascritta nel database del navigatore in uso nel nostro device non corrisponda a quella da noi immessa, poi a complicare ulteriormente le cose ci sono anche molte strade con due nomi o con il nome ufficiale e quello ufficioso ( il sopranome)  un esempio lampante è Witthayu chiamata anche Wireless Road oppure la soi 4 della Sukhumvit soprannominata soi nana (che si trova da tutt'altra parte della città) per cui è sempre meglio avere a portata di mano una mappa cartacea molto utile anche per avere una visione d’insieme della città e non ristretta al campo visivo dello schermo di smartphone/tablet.
Le mappe turistiche gratuite sono disponibili In Aeroporto nell’area del ritiro bagagli, al desk dell’ente del turismo Thailandese, il TAT (Tourism Authority of Thailand) ai desk degli autonoleggi, cambiavalute, negli hotels e nei vari chioschi del TAT sparsi nelle aree centrali della città, anche se non molto complete spesso sono più aggiornate di quelle pubblicate sulle guide turistiche.
 Mappe turistiche più complete oppure professionali destinate a vari utilizzi e atlanti stradali sono invece in vendita per pochi euro nei bookshop e minimarket 7Eleven, dalle più formali ed economiche alla più creativa di Nancy Chandler che potrebbe essere anche un bel ricordo di questa vacanza. www.nancychandler.net/
    
Gli stranieri che vivono a Bangkok la prima cosa che hanno imparato è di non fidarsi troppo delle distanze sulle mappe turistiche ma soprattutto quelle visive in linea d’aria che per svariati motivi (fondi privati, vicoli ciechi, canali, passaggi con cancelli che sono aperti solo in determinare ore, eccetera) si prosegue a zig zag oppure si gira larghi intorno agli isolati senza poterli tagliare nel mezzo, la seconda di non applicare le logiche alle quali si è abituati quando si cerca un indirizzo, la terza che a Bangkok s’incontrano innumerevoli occasioni per cambiare improvvisamente idea o programma della giornata e la quarta è che prima o poi comunque si perderanno in qualche luogo.

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