Bangkok Oggi

MahaNakhon, il grattacielo più alto della città

Oggi è il risultato di quello sviluppo economico e verticale della città iniziato negli anni settanta che ne hanno cambiato il volto e l’hanno proiettata ad essere un centro nevralgico ed economico molto importante dell’Asia.

Bangkok ha il vantaggio di offrire strutture e infrastrutture moderne di alto livello ma con costi di accesso contenuti che in aggiunta alle politiche d’incentivi messe a punto dal Governo hanno attirato molte aziende straniere ad aprire sedi Asiatiche, fabbriche, show room e ingenti investimenti nel settore immobiliare, dei servizi e dei trasporti che sono tra i propulsori dello sviluppo di Bangkok e del benessere economico dei suoi abitanti. Bangkok è una città con un’alta concentrazione di persone di buona disponibilità economica anche grazie alla facilità di accesso al credito dato dalle banche che hanno generato un forte stimolo consumistico creando da un lato crescita e sviluppo ma da un altro una generazione di consumatori immaturi che comprano di tutto dal superfluo all’evanescente trasformandoli in accumulatori seriali di oggetti spesso inutili.
 Altro risvolto negativo della crescita è dovuto al boom edilizio che con i numerosi cantieri aperti ovunque oltre a cancellare parte della memoria storica di questa città, contribuisce all’inquinamento sia acustico sia atmosferico, producendo particolati che aggiunti a quelli prodotti dai milioni di mezzi di trasporto e miscelati alla calura spesso provocano la sensazione che manchi il respiro, comunque va detto che le sostanze inquinanti maggiormente tossiche quindi PM2.5 e PM10, almeno fino ad oggi raggiungono livelli di allarme solo in situazioni atmosferiche particolari (stagione secca nelle giornate senza vento)

La Bangkok di oggi è una città molto giovane caratterizzata da un laboratorio di creativi, artisti, architetti, designer, manager e da un afflusso di studenti provenienti da ogni angolo del Paese e persino dall’Estero, i quali affollano i campus universitari e gli isolati adiacenti, ma Bangkok oggi è anche la città dove ancora continua ad affluire gente dalle campagne del Nord o dalle isole del Sud in cerca di nuove prospettive, molti di essi sono impiegati nella manovalanza dell’edilizia e questi ultimi assieme ai tassisti, mototaxi, ambulanti e soprattutto le tante donne che rappresentano una gran fetta della forza lavoro in ogni settore, sono alla base del sistema economico della città.  

Oggi la città è suddivisa in cinquanta distretti divisi a loro volta in 169 villaggi, Bangkok vista su una grande mappa ha una singolare estensione ad ali di farfalla dovuta alla separazione di Nonthamburi e Samut Prakan diventate province autonome ma che unite a Pathun Thani formano quella grande area metropolitana di quindici milioni di abitanti ai quali si aggiungono almeno venti milioni di turisti che transitano ogni anno, ma nonostante la sua vastità e l’enorme numero di persone che ruotano in questa città, sostanzialmente Bangkok è molto sicura per un turista o per una donna sola sia di giorno sia di notte.
Episodi di microcriminalità sono limitati a qualche furto con destrezza, borseggio, scippo che con le dovute precauzioni si possono facilmente evitare. 

La Bangkok di oggi è la coesistenza di tanti luoghi, di tante persone e di tante realtà molto diverse tra loro sia nel tempo sia nella loro essenza, esse non sono in contraddizione, in contrapposizione e nemmeno in competizione tra loro, non sono escluse, non sono giudicate e non sono emarginate o tollerate dalla società, esse sono semplici e naturali espressioni, forme di vita e realtà di questa città che vanno accettate e lasciate per come sono indipendentemente dalle nostre convinzioni occidentali,
Bangkok è la città dell’essere: l’essere libero di essere, l’essere libero di esistere.  

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